Dogman, il canaro è un film tratto da una storia vera

Cosa guardo stasera in tv? Quante volte vi siete fatti questa domanda? Vi proponiamo Dogman, il Canaro. In estate poi non si fa mai nulla di buono, ma le piattaforme online propongono la possibilità di trovare dei diversivi.

Su RayPlay c’è una buona lista di prodotti, di film gratuiti e senza pubblicità. Abbiamo testato altre piattaforme libere, dove ogni 15 minuti, di media, c’è tanta pubblicità. Un film che dura 1h arriva a 3h, tra pubblicità è sponsor.

Un film che si consiglia di vedere su RayPlay è: Dogman! La storia del: canaro della Magliana.

Di cosa parla Dogman

Il film è ispirato ad una storia di cronaca nera, un fatto realmente accaduto, del 1988 nel quartiere della Magliana. La pellicola è del 2018. Di cosa parla? Nel quartiere degradato e malfamato della periferia ritroviamo delle storie di disagio comune.

Il protagonista è un canaro, cioè un professionista della toelettatura e cura dei cani, si chiama Marcello. L’uomo ha un’attività aperta proprio in una delle palazzine che formano il quartiere della Magliana. Una stranezza poiché tra spacciatori, prostituzione, vendita di armi e non solo, ritrovarsi con un coiffeur per cani non è poi tanto normale. Solo che Marcello arrotonda vendendo della droga.

L’uomo ha due grandi passioni: l’amore per la figlia e appunto gli amici a 4 zampe. Alla fine lui è perfettamente integrato nella sua comunità però ammira i boss di quartiere, i bulli, i pestatori ed è per questo che diventa amico d Simone. Amico per modo di dire poiché Simone si approfitta di Marcello che gli regala la droga gratis e quando non la ottiene con le buone, usa le maniere forti.

Ben presto Simone capisce che si può approfittare come vuole di Marcello e lo incastra in un furto per cui Marcello sconta una pena di un anno in galera, senza tradire l’amico. Quando esce vuole la sua parte del bottino, per andare via da una Comunità che ora non si fida più di lui. Simone lo umilia pesantemente.

Marcello decide di vendicarsi, in un modo in cui non si torna indietro. Il film è ispirato ad una storia vera, cioè al: Canaro della Magliana. I tratti cruenti, cioè violenti, sono stati evitati, e la storia è stata ripulita per renderla meno violenta della realtà. Però la storia rispecchia quello che ha portato al tragico epilogo della tortura e poi del tentativo di cremazione del cadavere.

La vera storia del Canaro

Sia su YouTube che su RayPlay, sottoforma di documentario e di puntate di programmi televisivi, si ritrova: il delitto del Canaro.

Il 17 febbraio del 1988 venne ritrovato un cadavere “bruciacchiato” che era irriconoscibile per le mutilazioni che gli vennero fatte. Le indagini portarono al riconoscimento del cadavere. Un giovane di nome Giancarlo Ricci, 27 anni. Noto alle forze dell’ordine per piccoli reati e famoso nella Magliana come soggetto pestatore, fuori controllo e violento.

Le autorità hanno pensato immediatamente ad una regolazione di conti, come mai? Le torture a cui era stato sottoposto sembravano parte di un messaggio da dover dire. I genitali amputati, un dito tagliato e infilato nell’ano, il taglio delle orecchie e del naso. Nel documentario che parla del delitto del Canaro si parla dei verbali e del processo dell’epoca, in modo chiaro.

L’efferatezza dell’omicidio fece pensare che c’entrava la famosa banda della Magliana che, in questo caso, era estranea al fatto. L’uomo che venne accusato del delitto era il Canaro di nome Pietro De Negri. Lui con Giancarlo erano amici-nemici. Il bullo del quartiere si approfittava del carattere mite e della venerazione del De Negri. Finché quest’ultimo non finì in galera perché incastrato dal Ricci che poi continuò con vessazioni e umiliazioni. Il piano della vendetta fu pensato a lungo, come la tortura eseguita sotto l’uso di stupefacenti per “avere coraggio”. L’epilogo fu poi la totale confusione del delitto, nei minimi dettagli, da cui poi è stato tratto il film Dogman.